Corso di scoperta emozionale del vino

Smell Atelier è lieto di presentare un nuovo corso che si aggiunge alla sua già consistente offerta didattica. Una proposta di formazione rivolta a tutto gli appassionati di vino e di profumo. Si intitola Sentire Sentori – il profumo nel calice, ed è un affascinante percorso in partenza martedì 15 marzo 2022, che unirà le professionalità di Alessandra Piubello, giornalista, critica del vino e degustatrice, e di Francesca Faruolo, formatrice ed esperta di fragranze. Per la prima volta due professioniste, provenienti da sfere differenti, una del vino e l’altra delle fragranze, mettono a disposizione le loro specifiche competenze per ampliare e approfondire l’universo olfattivo.

Nella degustazione del vino gli aspetti tecnici, il vocabolario ripetitivo e la necessità di aderire a protocolli di analisi standardizzati rischiano di privare l’esperienza della sua componente più vitale ed emozionale. Il corso nasce con l’intento di recuperare la centralità di questo elemento.

“Da piccola amavo i profumi della cantina dove papà faceva il vino e quelli della vendemmia. Il mio naso era sempre in fermento, odorava tutto – racconta Alessandra Piubello. – Poi, con la specializzazione negli assaggi del vino, mi sono sempre chiesta come avrebbe percepito e spiegato il bouquet, termine che accomuna le due professioni, di un vino un esperto di profumi. Cercavo una donna, che avesse in comune con me la sensibilità e l’amore per il proprio lavoro. In Francesca Faruolo ho trovato queste ed altre affinità e ci siamo messe all’opera per dare alle persone delle angolature differenti sui mondi sensoriali del vino.”

Attraverso un inedito viaggio nell’universo del profumo, denso di significati e connessioni affettive, il corso si propone di accendere la curiosità e lo spirito di ricerca di tutti gli appassionati di vino, alla scoperta delle potenzialità creative del linguaggio degli odori.

Gli appuntamenti saranno quattro, per un totale di 10 ore di lezione, ed esploreranno quattro universi olfattivi, rosa, frutti rossi, spezie, idrocarburi. I partecipanti avranno l’opportunità di assimilare un repertorio di odori, ponendoli in risonanza con il lessico enologico. Saranno accompagnati nell’acquisizione di competenze olfattive, frutto di una pratica diretta con sentori e fragranze, associate ai vini scelti per ogni serata.

“Credo molto in questo percorso che darà modo di mettere finalmente in connessione due mondi così affini come quello della profumeria e quello del vino – dichiara Francesca Faruolo. – Ancora oggi diciamo che un profumo è “buono” quando invece dovremmo dire che è “bello” e la stessa cosa vale per il vino. In questo corso condurremo i partecipanti nell’esercizio di un ‘sentire’ amplificato, capace di evidenziare il potenziale estetico, narrativo e persino filosofico degli aromi e dei profumi.”

Il corso si terrà dalle 20.00 alle 22.30 nelle date del 15 marzo, 29 marzo e in due date autunnali ancora in definizione presso gli spazi dello Smell Atelier di Verona. È rivolto agli amanti del vino e dei profumi, ai responsabili commerciali di aziende vitivinicole, agli organizzatori di eventi legati al mondo enologico, critici, giornalisti e chiunque abbia il desiderio di approfondire la conoscenza sensoriale del vino.

Per conoscere le quote di partecipazione le modalità di iscrizione cliccare qui.


Alessandra Piubello, giornalista veronese specializzata in enogastronomia e degustatrice professionista, collabora con le più importanti riviste nazionali (tra le altre, Spirito diVino, Cook_inc, WineNews, Pambianco Wine&Food) e internazionali (Decanter, Vitisphere, Sommelier India The Wine Journal). Formata presso AIS, WSET e l’Università Enologica di Bordeaux, partecipa come giudice a concorsi enologici nazionali e internazionali (tra gli altri Decanter WWA, Mondial de Bruxelles, Vinalies, Mundus Vini). È stata la prima giornalista donna ad essere stata insignita del cavalierato dalla «Confrérie des Chevaliers du Tastevin» di Borgogna nel 2018, in 84 anni della storia della confraternita.

Francesca Faruolo è fondatrice e direttrice di Smell – arte e cultura olfattiva, organizzazione non profit nata nel 2010 con l’intento di promuovere l’educazione e la creatività legate alla percezione olfattiva. Ideatrice di Smell Festival, il primo festival dedicato al senso dell’olfatto, nel 2011 ha fondato Smell Atelier, un centro di formazione in cui è anche docente. Dal 2021 è autrice, oltre che fondatrice e direttrice editoriale, di Smell Magazine, pubblicazione cartacea trimestrale per la quale scrive regolarmente articoli. Come libera professionista si occupa di formazione e svolge conferenze su argomenti legati al training e all’immaginario olfattivo nonché alla storia e all’estetica del profumo, oltre ad offrire consulenza ad aziende e centri culturali.

È uscito Smell Magazine n° 4

copertina Smell Magazine - rivista di arte e cultura olfattiva

Illustrazione di Massimo Alfaioli

È uscito il 4° numero di Smell Magazine, il trimestrale di arte e cultura olfattiva distribuito su abbonamento postale. Qui sotto Francesca Faruolo – direttrice editoriale – ci presenta il filo conduttore che lega insieme gli articoli della rivista:

«Se l’olfatto, più di ogni altro senso, rimanda alla condizione animale, in questo numero di Smell Magazine vogliamo provare a fare il balzo dall’altra parte. Come fece il giovane Oliver Sacks un po’ per caso. O come fanno le tante creature semi-umane — orchi, vampiri, zombi — che affollano la letteratura popolare e che rivivono oggi nel cinema. Proviamo a raccontare il mondo dalla loro parte, puramente istintuale. Dove un odore è un comando ineludibile. Dove un odore è un racconto fedele di quella parte di realtà che per noi è solo tenebra. Dove un odore è una traccia da seguire, fino a smascherare il colpevole. Perché se il fiuto ha un che di selvaggio, indomabile e ancestrale, bisogna pur ammettere che un certo grado di civiltà si acquisisce proprio discriminando le 75 varietà di profumo ben note all’investigatore di Baker Street. Il suo fiuto da segugio distingue un arcobaleno di colori che, in un attimo, ci portano al cospetto di un fiore. Chiunque conosca il suo profumo sa che vale davvero la pena affrontare questo viaggio. A costo di sprofondare con il naso un po’ di sotto, mentre l’autunno avanza.»

Informazioni e abbonamenti su www.smellmagazine.it

Scopri Smell Magazine n° 2

Esce il 15 aprile il nuovo numero di Smell Magazine, la prima rivista italiana di arte e cultura olfattiva. Il trimestrale, diretto da Federica Sgaggio e Francesca Faruolo, prevede 40 pagine, rilegate in brossura, con articoli che spaziano dall’attualità alla storia, dalle materie prime del profumo al cinema. 

Ecco qualche anticipazione:

Per la rubrica Storie Naturali ci occuperemo del Narciso, fiore primaverile che ha ispirato anche la meravigliosa copertina del n° 2 disegnata da Massimo Alfaioli. L’articolo include un’intervista a Cristiano Canali e a Giuseppe Squillace, rispettivamente creatore di fragranze e storico del profumo, che ci aiuteranno ad approfondire le valenze letterarie, simboliche e creative di questo fiore.

All’arte dei futuristi italiani è dedicata un’intervista esclusiva di Federica Sgaggio a Caro Verbeek – esperta in conservazione del patrimonio odoroso – autrice di una tesi di dottorato sul movimento avanguardista italiano e la sua influenza nello sviluppo dell’arte olfattiva.

Ci occuperemo poi di un argomento di forte attualità, ossia la perdita dell’olfatto come conseguenza dell’infezione da Covid 19. “Scacco all’olfatto” è il titolo dell’articolo di Francesca Faruolo che ci darà modo di riflettere su come percepiamo gli odori e di scoprire come si svolge l’allenamento olfattivo di riabilitazione.

Affronteremo poi il tema della digitalizzazione dell’esperienza del profumo che ha subito un’accelerata in tempi di restrizioni e lockdown. Insieme ai titolari di alcune profumerie cercheremo di capire gli effetti positivi di internet, ma anche i suoi tranelli.

In questi ultimi mesi abbiamo guardato più film del solito? Non è detto che la dimensione olfattiva ne abbia risentito. Ce lo dimostra la rubrica Odorama di Gabriela Guidetti, dedicata ai film che offrono spunti di riflessione sull’olfatto. In questo numero l’autrice indaga il tema degli odori in relazione ai conflitti sociali.

Inauguriamo con questo numero anche la rubrica Il naso nei libri, con tre recensioni di Azzurra Bergamo. Libri importanti che parlano di storia della profumeria, ma anche di sociologia dell’olfatto.

Presenteremo inoltre gli studenti di Smell Atelier che hanno partecipato al concorso A Night in Perfumeland il concorso dedicato ai nuovi talenti della profumeria d’autore. Tra di loro si nasconde il vincitore o la vincitrice del concorso che sveleremo nel corso di un evento previsto nel 2021. 

Viola Giardino ci racconterà la raccolta e distillazione del basilico. Per la rubrica I nostri antenati, Francesca Faruolo introdurrà la figura di Adriano Garbini, un precursore della ginnastica olfattiva.
Avremo il consueto quiz olfattivo che vi invitiamo a risolvere. E infine, nello Spazio aperto dedicato alla voce dei lettori e dei soci, Mauro Uberti ci racconterà “La magia degli oli essenziali“.

La rivista viene distribuita solo su ABBONAMENTO
Le spedizioni avvengono una volta ogni tre mesi: il 15 gennaio, 15 aprile, 15 luglio e 15 ottobre. Eventuali numeri arretrati sono sempre recapitati alla prima data di spedizione utile.
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Il costo dell’abbonamento annuale è di € 25 per i soci in regola con la quota associativa e di € 35 per gli esterni.

A Night in Perfumeland: un’occasione per nuovi talenti!

Da dieci anni Smell – Atelier di arti olfattive offre corsi di formazione contribuendo a diffondere la cultura dell’olfatto e l’arte del profumo in Italia. Offre inoltre opportunità di affermazione professionale favorendo lo sviluppo della creatività nel settore delle fragranze. Nel 2020 Smell Atelier ha deciso di sostenere con ulteriore slancio la propria missione, offrendo ai propri studenti di profumeria l’occasione di farsi conoscere dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Nasce così A Night in Perfumeland, un’iniziativa rivolta alla promozione di nuovi talenti che vedrà coinvolti gli allievi che hanno completato il corso di formazione in composizione di fragranze di Smell Atelier.

La prima fase del progetto ha visto tre studenti impegnati nell’ideazione e formulazione di una propria fragranza di fine corso. Tra queste composizioni, una sarà selezionata da una giuria di professionisti e di intenditori. Una sola sarà destinata essere messa in produzione e commercio in una curatissima tiratura limitata per tutti gli amanti dei profumi a forte impronta autoriale.

Nei prossimi mesi si svolgeranno le votazioni e l’annuncio della Fragranza dell’Anno di Smell Atelier si svolgerà nel corso di un evento previsto per la primavera del 2021.

>> Scopri le giurie e i profumi in concorso

Pronti per l’Intelligenza Artificiale?

C’è chi allena gli umani e chi allena i computer.
Da diversi anni l’industria delle fragranze sta guardando con molto interesse al mondo dell’Intelligenza Artificiale. L’intento è infatti quello automatizzare la miscelazione delle sostanze, sulla base alle formule messe a punto dallo staff dei profumieri. Ma ultimamente si è affacciata all’orizzonte anche l’idea di affidare ai robot la formulazione stessa dei profumi.

Si, avete capito bene. L’intelligenza artificiale può sostituire il profumiere nel processo creativo. Ma a quale scopo? Frederik Duerinck, che ha realizzato il primo esempio di “profumeria algoritmica” battezzato ScenTronix, ritiene che la sua invenzione sarà utile per soddisfare le aspettative di un pubblico sempre più desideroso di avere fragranze personalizzate.

Duerinck è convinto che la richiesta di profumi su misura sia destinata a crescere in modo esponenziale e sarà perciò indispensabile trovare sistemi per abbattere i costi di produzione. Il che significa minimizzare l’intervento umano e trasferire l’expertise del profumiere a una macchina.
Finora il profumo personalizzato è sempre stato un lusso che comportava l’esborso di parecchi $$$$. Infatti, un profumiere che realizza una formula mette in gioco le medesime competenze e impiega lo stesso numero di ore sia che operi per un conto di un’azienda, sia che lavori per richiesta di un privato. Questo significa che il singolo deve sostenere quasi gli stessi costi di un’azienda intenzionata a commercializzare il prodotto. Se il profumiere è molto famoso le cifre richieste sono a quattro zeri!

Quella dei profumi su misura è in effetti una tendenza di cui si parla molto, vuoi per un’effettiva richiesta da parte delle persone, vuoi perché molte aziende stanno puntando a questo servizio per differenziarsi dai concorrenti. Cercano quindi di affermare un nuovo bisogno, un po’ come quando la Apple ci convinse che non potevamo vivere senza uno smartphone!

Ma la domanda è: la personalizzazione conserva il suo fascino anche se realizzata da un robot? La nostra risposta è no. Gran parte del valore del prodotto su misura, risiede nella cura manuale e nel fatto di avere un prodotto NON INDUSTRIALE. Gran parte del bello consiste nell’avere un UMANO che ci ascolta e si dedica proprio a noi.

Possiamo quindi davvero fare di meglio che allenare i computer a creare fragranze. Possiamo allenare noi stessi! Possiamo investire nella nostra intelligenza e nella nostra abilità sensoriale. E creare i profumi che desideriamo, per noi o per gli altri, senza bisogno di scomodare un algoritmo.

Noi di Smell Atelier crediamo in questo futuro, fatto di persone istruite, consapevoli e creative.
Se anche tu credi in una profumeria umana, anzi forse persino umanistica, non puoi restare indifferente a questa chiamata: sabato 3 ottobre 2020 inizia la 3a edizione di LA NATURA DEL PROFUMO – ciclo 1, il corso di profumeria naturale di Smell Atelier.

Quello che mette il potere nelle tue mani: potere di fare e di creare.
Un corso utile sia a chi vuole cimentarsi nella composizione di fragranze, sia a chi vuole capire meglio come nasce un profumo, comprendere la sua logica e il suo linguaggio. Un’esperienza di immersione nelle sostanze odorose, ricche di fascino e di storia, da cui emergere arricchiti e profondamente ispirati